Pasta lavamani eco-free e normativa europea  

Settembre 2020
PASTA LAVAMANI E NORMATIVA EU COSMETICI. SAPPIAMO TUTTO?

La pasta lavamani viene usata abitualmente da meccanici, tipografi, carrozzieri, idraulici, operai delle industrie meccaniche e siderurgiche, per eliminare dalle mani lo sporco.
Leggendo in Wikipedia [1] apprendiamo che << La componente abrasiva che caratterizza la pasta lavamani è fondamentale per rimuovere lo sporco nei più piccoli recessi dell'epidermide ed è generalmente composta da polvere di poliuretano espanso a bassa densità.
L'utilizzo della polvere di poliuretano ha come prerogativa principale il fatto che, trattandosi di un prodotto ottenuto da una schiuma e quindi molto leggera, non intasa gli scarichi e soprattutto non provoca irritazioni e arrossamenti alla cute. È altrettanto vero, che molte aziende "storiche" utilizzano ancora come abrasivo la polvere di marmo che garantisce una maggiore abrasività e detergenza. La percentuale di abrasivo è talmente minima da non creare nessun problema negli scarichi. >>.

Possiamo aggiungere che nel passato recente molte aziende produttrici di pasta lavamani utilizzavano come abrasivo anche microsfere in materiale plastico. Veniva così inconsapevolmente immessa nella rete fognaria e quindi in mare una notevole quantità di microplastiche.

In base al Regolamento (CE) n. 1223/2009 [2], la pasta lavamani è ora considerata un prodotto cosmetico in quanto viene a contatto con l'epidermide. Riprendiamo solo alcuni paragrafi di tale Regolamento Europeo per sottolinearne l'importanza:
<<
Considerazioni, 15) Il settore europeo dei cosmetici è una delle attività industriali vittime della contraffazione, con rischi sempre maggiori per la salute umana. Gli Stati membri dovrebbero prestare particolare attenzione all’applicazione della legislazione comunitaria orizzontale e delle misure riguardanti prodotti contraffatti nel settore dei prodotti cosmetici.
Considerazioni, 26) Il principio generale di responsabilità del fabbricante o importatore per la sicurezza del prodotto dovrebbe essere sostenuto da restrizioni applicabili a determinate sostanze degli allegati II e III.
Articolo 2, a)) «prodotto cosmetico»: qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano ...;
Articolo 2, k) «nanomateriale»: ogni materiale insolubile o biopersistente e fabbricato intenzionalmente avente una o più dimensioni esterne, o una struttura interna, di misura da 1 a 100 nm;
Articolo 2, s) «formulazione quadro»: una formulazione che elenca la categoria o la funzione di ingredienti e la loro concentrazione massima nel prodotto cosmetico o fornisce le pertinenti informazioni quantitative e qualitative ogniqualvolta un prodotto cosmetico non sia coperto da tale formulazione o lo sia solo parzialmente.
>>


Ci rendiamo conto dalla normativa europea dei rischi per la salute pubblica dovuta a contraffazioni, scarsità di informazioni, etichettature non conformi, miscele dubbie, utilizzo di nanoparticelle o sostanze proibite, dosaggi superiori al dovuto. Dovremmo tutti leggere almeno una volta
- ALLEGATO II - ELENCO DELLE SOSTANZE VIETATE NEI PRODOTTI COSMETICI
- ALLEGATO III - ELENCO DELLE SOSTANZE IL CUI USO È VIETATO NEI PRODOTTI COSMETICI, SALVO ENTRO DETERMINATI LIMITI
per capire l'importanza di questa normativa europea recepita ormai anche dall'ordinamento giuridico italiano. Constatiamo la numerosità delle sostanze potenzialmente dannose, oltre 1300, ora inserite in blacklist e non più utilizzabili. Oltre 50 permesse solo nei limiti di dosaggio. E questo vale per tutti i prodotti cosmetici così come definiti all’Articolo 2 della normativa eu.

Ritornando alla pasta lavamani, possiamo dire che molti progressi sono stati fatti. La maggior parte dei prodotti di questo tipo sul mercato, riporta finalmente in primo piano la frase "PLASTIC FREE" o similari per sottolineare l'eco-compatibilità del prodotto.

Ma come si ottiene allora l'effetto abrasivo in un prodotto eco/bio come la pasta lavamani?
Alcuni produttori continuano ad utilizzare la 1) polvere di marmo o altri materiali sabbiosi. Si creano così però possibili danni alle reti fognarie quando l'uso avviene specialmente in grossi volumi nelle industrie. Altri produttori si stanno orientando all'utilizzo di 2) farine di legno come componente abrasiva. La So.Le.Est infatti ormai da anni fornisce le maggiori aziende produttrici di pasta lavamani ecologiche.

<< Ma stiamo andando oltre, >> afferma il direttore commerciale di La.So.Le.Est, Dott. Dino Del Mistro. << vogliamo infatti entrare in pieno nel mercato della cosmesi perchè crediamo che le nostre farine di legno si prestino molto a questo settore. La Ricerca in questo campo è solo all'inizio. Basti pensare al problema dello sbiancamento. Certo non possiamo pensare a creme con target al femminile di colore tendente al marroncino. Il bianco in cosmesi rimane un obbligo. E siamo sicuri di raggiungerlo a breve, rispettando tutte le nuove normative sui prodotti cosmetici.>>.


FONTI
[1] Wikipedia, https://it.wikipedia.org/wiki/Pasta_lavamani
[2] Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009, sui prodotti cosmetici, https://eur-lex.europa.eu/eli/reg/2009/1223